Il nostro gruppo è stato il primo a riprendere l’attività di caritativa dopo la fase più acuta di chiusura per il Covid e l’abbiamo svolta qui in Italia, a Perugia, nel Monastero S.Agnese. Il gruppo era composto da nove persone, otto uomini (di cui uno per la prima volta con noi), e una donna. Siamo stati accolti dalle Sorelle Clarisse (Suore Francescane di clausura) molto cordialmente, hanno messo a nostra disposizione la loro accogliente foresteria, subito dopo ci hanno accompagnato a fare un sopraluogo dei lavori. Dopo un ottimo pranzo, preparato da loro, ci siamo divisi in piccoli gruppi e abbiamo iniziato. Erano interventi idraulici,elettrici, di giardinaggio vario e di verniciatura/bonifica di travi in legno presenti in gran parte del monastero. Siamo stati accompagnati e serviti in questi lavori da Suor Agnese, una ragazza splendida, la quale ci ha sempre procurato tutto ciò di cui avevamo bisogno, anche la Madre Suor Sara è stata spesso presente, raccontando di sé e chiedendo di noi. É stato subito chiaro che l’esperienza che stavamo facendo, era la stessa che avevamo fatto lavorando in Terra Santa. C’è sempre stata tra di noi una sintonia e una condivisione totale, un aiuto reciproco e questo non è passato inosservato alle Sorelle. Più passava il tempo, più loro incontrandoci ci sorridevano, si fermavano a chiacchierare e si capiva la loro gratitudine nei nostri confronti, ma anche noi eravamo grati per la possibilità avuta di fare un pezzo di vita con loro. Una cosa le ha colpite, l’aver condiviso anche i momenti di preghiera al mattino e alla sera. Il venerdì hanno dedicato la loro S.Messa a noi e alle nostre intenzioni. Noi l’ abbiamo ascoltata in suffragio di Padre Jerome, salito al Cielo improvvisamente in quei giorni. La Madre Suor Sara, che era di turno in cucina in quella settimana, ci ha sempre preparato pranzi e cene buonissimi, ci ha anche cucinato un piatto tipico del suo paese di origine: polenta e capriolo (squisito)! Sabato, ultimo giorno di lavoro, ci siamo incontrati con tutte loro, a questo momento comune hanno voluto partecipare anche le sorelle più anziane nonostante la loro difficoltà di movimento. Ci siamo raccontati le nostre esperienze. Le Suore erano grate e sorridenti, anche noi ci sentivamo grati per la possibilità che abbiamo avuto di ripetere l’esperienza della Terra Santa anche in quell’occasione.

 

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