Il gruppo era formato da Carmelo e Maria Teresa, Iris, Bebe, Bruno, Lucio, Attilio e Giancarlo ed è stato
ospitato nella foresteria del Monastero, bella e rimessa tutta a nuovo.
A Orvieto è sempre stato con noi, Paolo, indicandoci con Suor Damiana i lavori da fare e vivendo con noi una
grande compagnia; abita proprio di fronte al Monastero.
Non ci conoscevamo prima, ma già il martedì mattina, tutti e nove, mettendoci al lavoro, è sembrato che ci
conoscessimo da sempre e che da sempre avessimo fatto i giardinieri insieme. Non solo: anche nei gesti più
semplici come il partecipare ai momenti di preghiera con le suore o il mettersi a tavola e gustare i
buonissimi piatti che le suore ci preparavano, siamo stati come un cuor solo e un’anima sola.
Questa relazione non è la mia, ma la trascrizione sintetica di alcuni messaggi che ci siamo scambiati appena
tornati a casa.
Bebe
Carissimi abbiamo fatto un vero INCONTRO fra noi e con le suore, da un piccolo “si” ci è stato
donato un centuplo inaspettato immeritato. Guardando quelle stupende donne ho capito come fanno a
stare in piedi la Chiesa e il mondo. Ringrazio Dio e voi di tutto.
Lucio:
Grandissima esperienza Il gruppo si è mosso all’unisono con fratellanza ed allegria.
Le Clarisse … semplicemente super, direi commoventi per la spiritualità che ci hanno dimostrato.
Concordo su tutto e sul centuplo ricevuto e scritto da Bebe, da commercialista aggiungo + iva. Ieri mattina
uscito dalla chiesa ero commosso e rientrando agli alloggi avevo le lacrime agli occhi. Il covid ci ha negato la
Terra Santa e Gesù ci ha portati dalle Clarisse di Orvieto, che ennesimo regalo! Se e quando riprenderanno i
turni in T S io comunque intendo mantenere anche la disponibilità per Orvieto, non voglio perdere questo
tesoro. Ciao
Giancarlo Utili
Carissimi, davvero uno spettacolo. E per me è come alcuni di voi hanno detto: dire Si a Cristo e alla Sua
Chiesa rende lieti, apre gli occhi alla meraviglia e genera una compagnia lietamente capace di azioni efficaci
e corrispondenti al desiderio del cuore.
IRIS:
Tutti ritornati all’ovile. Ma con qualcosa in più… colmi della bella esperienza fraterna. Lascio
alla sensibilità di chi meglio di me sa esprimere e raccontare e che ha compreso dalla lettura dei nostri
sguardi illuminati dalla gioia e condivisione del nostro agire. Raccogliendo l’emozione di gioia di ognuno di
noi la stessa grande gioia ricevuta dallo scambio lavoro preghiera con le bellissime voci angeliche delle
Clarisse. Un grazie colmo d’amore al buon Dio per questi giorni con la sua presenza fra noi.
CARMELO e TERERSA
Carissimi amici, l’esperienza vissuta nel monastero delle Clarisse di Orvieto è stata intensa entusiasmante e
commovente.
Intensa
perchè nonostante la preoccupazione per il meteo si amo riusciti, con la
partecipazione del “fuori squadra” Paolo a esaudire ogni richiesta dI suor Damiana.
Entusiasmante
perché abbiamo sperimentato un rapporto così costruttivo e di vera collaborazione tra noi,
anche se era la prima volta che si lavorava insieme.
Commovente
perchè partecipando insieme alle suore
ai momenti di preghiera siamo stati edificati dal loro sguardo pieno di letizia. Il loro modo di cantare e di
pregare ci ha fatto vivere più intensamente la preghiera e il nostro “si” é stato ripagato cento volte tanto. Un
sincero ringraziamento a Giancarlo, Bebe, Attilio, Luciano, Bruno, Iris , veramente una bella squadra. CIò é
reso possibile solo dalla fede in Cristo Gesù. Un saluto FRATERNO Carmelo e Teresa Ceselli
ATTILIO Vanoli
: .
Noi abbiamo vissuto questa esperienza così intensa in stato di grazia. Tutto è possibile a Cristo Gesù e al suo
amore per noi. Posso solo dirGli il mio piccolo grazie per ciò che è accaduto attraverso la preghiera del
Cuore. Che la Sua Grazia continui a operare in noi e ci renda degni di rispondere sempre “si” ad ogni sua
chiamata.
Bruno Pilu
Carissimi amici, permettetemi di aggiungere ai vostri preziosissimi pensieri anche qualche mia riflessione su
questa esperienza di Orvieto.
Ho appena finito, con avidità, di leggere l’opuscolo donatoci dalle suore sulla storia del monastero delle
Clarisse del convento del Buon Gesù. Questa lettura mi ha aiutato molto nella stesura di queste riflessioni.
Dopo varie esperienze in Terrasanta, a Norcia e nonché
quest’ultima ad Orvieto vedo in me tanta serenità e
sazietà per l’incontro che è avvenuto e che si è ripresentato ancora una volta.
L’incontro con Lui, il suo volto ritrovato nei visi limpidi, lucidi, sereni e gioiosi di quelle suore rappresentano
la grazia che si riceve dopo questo accadimento.
Questo è quello che ho imparato e riscontrato da questa esperienza. L’incontro con questi angeli, suore,
frati, monaci, devoti particolari, ti dà un qualcosa di particolare che si chiama Grazia. Eh sì ….. è proprio così.
Dal confronto con tanti di voi in questi anni ti rendi conto che le fatiche spese per questi angeli ti danno una
cosa importantissima la Grazia. Si fa questa esperienza non per dare ma per ricevere. Ricevere una grazia.
Una carica particolare che mi aiuta e guida ad affrontare la vita quotidiana. E mi sento così ogni volta che
torno a casa, trasformato, più forte, più ricco, più aperto a Lui. Il volto pulito, sereno, gioioso, luminoso,
senza età di quelle suore rappresenta una cosa speciale, importante e indispensabile per ognuno di noi.
Avere un contatto con loro ti dà la certezza della Sua presenza e potenza.
Tale risultato è amplificato dalla vostra presenza, siete tutti persone particolari, stupende, molto più cariche
e devote
di me; siete una guida, un esempio e una compagnia indispensabili.
Un ringraziamento particolare quindi a tutti voi che mi avete aiutato in questa esperienza di crescita e un
grazie sincero al Direttivo dell’Associazione che ci permette di rivivere questo incontro indispensabile.
Ciao Bruno PILU
PAOLO di ORVIETO
Caro Bebe ti ringrazio per quanto stai facendo ancora per le nostre suore del Buon Gesù. Ti invio un piccolo
scritto, ti sarei grato se potessi farlo avere a tutti i componenti del gruppo che è stato ad Orvieto.
“
Agli amici
dell’ Associazione Romano Gelmini
Carissimi amici, non posso fare a meno di esprimervi la bellezza che ho
visto nel vivere l’esperienza al Monastero del Buon Gesù insieme a voi nei giorni di ottobre appena trascorsi.
Vedervi lavorare, anche con grande fatica e nella totale gratuità ha mosso e commosso il mio cuore. La
lietezza nei vostri volti, la passione nello svolgere il lavoro quotidiano rendono testimonianza della Fede che
vi muove dentro l’opera cui partecipate. E’ stato per me un onore affiancarvi nel lavoro, facendo esperienza
di operosa e sincera amicizia. Il vostro sorriso pieno di positiva certezza rimane nel profondo del mio cuore.
Vi ringrazio e prego il Signore di ricompensare il bene che fate come solo Lui può fare. Un abbraccio a tutti,
con la speranza di rivedervi.
Paolo
Attilio:
A volte le parole sono un limite alla letizia del cuore che viene da incontri con persone che Lui mette
insieme per i suoi buoni disegni di amore. Mi sento turbato da tanta grazia e sovrabbondanza ma la accetto
e ringrazio voi tutti, Paolo e Lui.
Una breve nota sulle nostre giornate: alcuni partecipavano all’Ufficio delle letture alle ore 6, e poi tutti
partecipavamo alle lodi alle 7,25 e alla Santa Messa alle ore 8. Poco prima delle 9 tutti a lavorare fino alle
12,45. Pranzo e ripresa del lavoro poco dopo le 14 fino a poco dopo le 17, per essere in chiesa tutti alle 18
per i Vespri. Alcuni rimanevano poi per l’adorazione del Santissimo e il Santo Rosario (gli altri lo recitavano
insieme prima di andare a letto). Poi cena.
La prima serata insieme, per un’oretta ci siamo raccontati chi eravamo e cosa facevamo, la seconda serata
abbiamo incontrato in parlatorio le Suore, la terza serata ancora dialogo fra noi, la quarta serata incontro
con Paolo e la moglie Lucia, l’ultima serata tutte le suore sono venute a salutarci in parlatorio: noi, così
come abbiamo potuto, abbiamo cantato il “Non nobis domine” e loro ci hanno cantato in maniera sublime
il” Dio vi benedica” di Santa Chiara.
Il giovedì pomeriggio, per interessamento di Madre Amata, abbiamo avuto il privilegio di visitare il
bellissimo Duomo di Orvieto guidati da Suor Kidane, una suora dell’ordine del “Verbo Incarnato” cui il
Vescovo ha affidato questo prezioso compito, a disposizione di chiunque fosse interessato.
Orvieto giardinaggio