E’ il martedì sera alle ore 21 e attendiamo il treno da Roma che conduce 10 amici di Betlemme, sei studenti e 4 accompagnatori, che appartengono al Terra Santa College e frequentano un liceo alberghiero della Custodia di Terrasanta di Betlemme. Siamo alcuni soci dell’Associazione R.Gelmini per i popoli della Terrasanta che partecipa al progetto “Qualcuno che ti dice:Stai con me” che fa capo alla Confraternita Santa Caterina di Ferrara e che comprende, oltre alla Gelmini, l’Opera Baldo di Chioggia, Work & Beelong a Venezia e Comacchio e Centro di solidarietà e Fondazione Zanotti di Ferrara. Tale progetto vuole accompagnare i giovani studenti ad una attività lavorativa, per cui hanno incontrato Giovanni Sparacino, un amico albergatore di Rimini che, oltre ad ospitarli nel suo albergo gratuitamente, ha dedicato loro del tempo per renderli partecipi delle problematiche della “gestione alberghiera”, partendo dalla sua esperienza concreta. Infatti la mattina del 23 aprile è stata dedicata a questo lavoro, che ha suscitato l’interesse dei ragazzi: essi hanno reagito ponendo domande e confrontandosi con le risposte date loro. Il momento successivo si è svolto presso la tenuta “Santa Lucia”, a Mercato Saraceno, dove Paride Benedetti, il titolare, ha mostrato tutta la filiera del vino, dalla raccolta fino alle grosse botti della cantina. Dopo il pranzo con prodotti locali, ravioli, formaggi e affettati accompagnati dai vini che la cantina produce si è tornati a Rimini dove attendeva i ragazzi un’altra prova culinaria: la produzione della piadina romagnola sotto la guida di alcune “azdore” Gelmini nella Cripta della parrocchia di San Giuseppe al porto. Terminata la preparazione della cena e tolti gli abiti da lavoro è stata loro donata la maglietta ed i cappellini della Gelmini che hanno subito indossati.

La serata è stata allietata, oltre che dalla cena a base di piadine, salsicce, gratinato e altro, dall’incontro dei ragazzi betlemiti con alcuni ragazzi di Gioventù Studentesca loro coetanei, con cui, dopo un primo momento di acclimatazione, sono partiti canti e balli comunitari.

Padre George, direttore della scuola, ha presentato i suoi ragazzi e la situazione della loro scuola, chiedendo ai giessini di fare altrettanto. E’ stata inoltre raccontata l’origine e il cammino fatto dall’Associazione Gelmini per le esperienze di lavoro vissute in Terrasanta e per i rapporti nati e continuati in questi anni. Ci si è ritrovata una familiarità immediata anche con persone fino a poco prima sconosciute, ma unite dal comune desiderio di pienezza di vita.

Con lo scambio finale di doni ci siamo lasciati con la promessa di reincontrarci, se Dio vuole, al più presto in Terrasanta.