Siamo tutti profondamente addolorati e feriti per quanto sta accadendo in Terra Santa.
I razzi lanciati da Hamas e la reazione di Israele con bombardamenti che uccidono la popolazione inerme, soprattutto bambini: dinamica che sembra aver intrapreso una strada senza ritorno e della quale nessuno può immaginare cosa provocherà e se e quando finirà e a quale prezzo di vite umane.
L’irrisolta questione Israelo – Palestinese torna con tutta la sua drammaticità alla ribalta riportando in primo piano anche i tanti interessi che oltrepassano i confini territoriali, ma che hanno innescato una serie di reazioni a catena con il rischio di far confluire le giuste ragioni degli uni contro le altrettanto giuste ragioni degli altri in una spirale senza fine, dove l’unica cosa certa sono le migliaia di vittime innocenti che entrambe le parti si trovano a piangere.
In questi giorni si stanno realizzando tantissimi incontri e dibattiti, alcuni facendo analisi inverosimili, altri che cercano di entrare nel merito della vicenda con un atteggiamento costruttivo, non come giudici e tantomeno insistendo sulle ragioni degli uni contro quelle degli altri.
La nostra Associazione, grazie ai maestri eccellenti come ad esempio S.E. Mons Sambi, S. B. Card Pizzaballa, Papa Francesco e tanti altri che ci hanno guidato e sempre insegnato che il compito di noi cristiani in Terra Santa (ma anche nel mondo) non è quello di parteggiare per chi ha ragione contro chi ha torto, ma di essere costruttori di pace e di speranza insieme ai popoli, ha fatto esperienza in questi venti anni che una presenza semplice e un lavoro fianco a fianco agli abitanti locali è molto più efficace nella costruzione di pezzi di umanità, socialità e dialogo, che qualsiasi analisi teorica.
Le varie scorciatoie non fanno altro che riproporre la logica dello scontro gli uni contro gli altri, trascinando nel baratro e nel buio più profondo.
Anche oggi, di fronte a tutta la violenza e la tragedia che stiamo vedendo, non possiamo lasciarci travolgere o rimanere spettatori inerti, ma vogliamo riaffermare una via diversa che è quella del rispetto reciproco, in cui i diritti di ciascuno siano riconosciuti e rispettati da tutti..
Aderiamo alle posizioni che ancora con forza S. B. il Cardinale Pizzaballa e il Santo Padre Papa Francesco stanno proponendo a tutti i capi delle nazioni, che cessino le armi, che riprenda il dialogo, che si riconoscano le necessità per ogni popolo di avere un proprio Stato in cui vivere nella pace costruendo pezzi di umanità.
Per questo invitiamo tutti i nostri soci a raccontare la positività della nostra esperienza di questi venti anni in tutte le occasioni dove sia possibile riaffermare queste posizioni. Invitiamo inoltre a far propri gli appelli per la Pace di S. B. il Cardinale Pizzaballa e del Santo Padre Papa Francesco per il 27 ottobre e continuiamo a pregare Maria Regina della Palestina.
Associazione Romano Gelmini per i Popoli della Terra Santa
24/10/2023